La medicina giapponese ha una tradizione millenaria ed affonda le proprie radici nell’VIII secolo dopo Cristo. L’arte medica del Sol Levante si è nutrita nel corso dei secoli di tre principali correnti: la corrente cinese, con ascendenze indiane e buddiste, la corrente occidentale e quella della medicina tradizionale/popolare.
I principi fondamentali della medicina tradizionale giapponese
La medicina tradizionale giapponese adotta un punto di vista olistico, in cui ogni individuo è riconosciuto nella sua globalità. Il corpo e la mente formano un tutto indivisibile, che interagisce in modo permanente con l’ambiente e di cui bisogna costantemente preservare lo stato di equilibrio.
I cinque principi della medicina giapponese
- Il Ki è una forza che fluisce tra il cielo e la terra e che permea l’intero universo. Il Ki è visto come un’energia fluida che può essere utilizzata per il benessere fisico, mentale e spirituale.
- lo Yin e lo Yang rappresentano il nero e il bianco, la notte e il giorno ecc. Traduce il dualismo presente in tutti gli elementi sia sul pianeta Terra che nell’universo.
- I Meridiani Energetici. sono 12 e costituiscono la grande circolazione energetica del corpo, ad ognuno è collegato un organo e a un viscere da cui prendono il nome.
- I Punti Vitali. Si trovano lungo i meridiani energetici, sono come dei vasi dove si concentra l’energia dei meridiani e degli gli organi e visceri ad esso collegati.
- I cinque elementi. Sono collegati a un organo e a un viscere, sono descritti con la combinazione di metallo, legno, acqua, fuoco e terra.
L’importanza del tatto nella medicina giapponese
Nella medicina giapponese, la palpazione del corpo riveste un ruolo importante, poiché permette di identificare delle zone di vuoto (kyo) o di pieno (jitsu), chiari segni di uno squilibrio energetico. In questo contesto, diverse pratiche che sollecitano il tatto, tratte dall’arte medica cinese, hanno trovato collocazione nella tradizione giapponese.
Adottato dai giapponesi più di mille anni fa, il massaggio tradizionale amma (“calmare con le mani”) mira a bilanciare il flusso del ki nel corpo. Si basa su una serie di manipolazioni complesse detto (kata).